Sono giunta! Grazie, o Dio! Estremo asil guesto è per me! Son giunta! Io tremo! La mia orrenda storia è nota in quell'albergo, e mio fratel narrolla! Se scoperta m'avesse! Cielo! Ei disse naviga vers' occaso. Don Alvaro! Né morto cadde quella notte in cui io, io del sangue di mio padre intrisa, l'ho seguito e il perde! Ed or mi lascia, mi fugge! Ohimé, non reggo a tanta ambascia. Cade in ginocchio
Leonor ajoelha e pede à virgem piedosa que lhe perdoe os pecados e ajude a esquecer o ingrato que ainda ama
Madre, pietosa Vergine, Perdona al mio peccato, M'aita quel ingrato Dal core a cancellar. In queste solitudini Espierò l'errore, Pietà di me, Signore. Deh, non m'abbandonar! Ah, quei sublimi cantici, Si alza Dell'organo i concenti, Che come incenso ascendono A Dio sui firmamenti, inspirano a quest'alma Fede, conforto e calma!
Ouve-se ao longe as vozes dos frades cantando matinas
Venite, adoremus et procedamus ante Deum, Ploremus, ploremus coram Domino, coram Domino qui fecit nos.
Leonora decide-se a bater à porta do convento
'avvia Al santo asilo accorrasi. E l'oserò a quest'ora? Alcun potria sorprendermi! O misera Leonora, tremi? Il pio frate accoglierti no, non ricuserà. Non mi lasciar, soccorrimi, pietà Signor, pietà! Deh, non m'abbandonar!
aqui canta DANIELA DESSI
Ghena Dimitrova
Gabriela Georgieva
Sem comentários:
Enviar um comentário